Posta a 76 m sul livello del mare, al crocevia tra i tre capoluoghi salentini (Taranto, Brindisi e Lecce), Manduria è stata un’importante città dell’antica Messapia, della cui munifica civiltà conserva ad oggi imponenti cerchie di Mura Megalitiche, protette all’interno di un vasto Parco Archeologico a cielo aperto. All’interno di quest’area attrezzata, inoltre, si estende una composita necropoli scavata nella roccia, risalente, nella sua parte più antica, al VII secolo a. C.

Di particolare bellezza e di varia età sono le numerose chiese presenti sul territorio: dall’ipogeo a pianta bizantina di San Pietro Mandurino del I sec. d.C., alle splendide architetture cinquecentesche della Chiesa Matrice, ai fregi degli altari barocchi delle contigue chiese di San Giuseppe e della Madonna del Rosario.
Suggestivo il centro storico, con il suo dedalo di viuzze lastricate e il ghetto ebraico del ‘600, sino ad arrivare al Palazzo Imperiali e al tardo barocco dei suoi balconi in ferro battuto.

La città, oggi centro economico di rilevanza della provincia di Taranto, da sempre culturalmente integrato nell’area salentina, degrada dal clivo delle Murge tarantine su cui è posta sino alla marina jonica e alle sue oasi naturalistiche, costellando le campagne soprattutto di vigneti e oliveti.
Il clima temperato, dalle lunghe estati calde e dai miti inverni, caratterizzati da scarsa piovosità e nevosità, permette il proliferare della macchia mediterranea minimamente bisognosa di acqua, oltre che di un’agricoltura viticola fiorente.

In questo contesto climatico, su terreni calcarei e argillosi, in parte battuti da leggere brezze marine, trova il suo habitat naturale il Primitivo, che porta con sé nel bicchiere i profumi e le suggestioni storiche di un territorio tutto da scoprire.